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Il trascinamento solido è spesso dovuto all’azione corrosiva del cloro sulle tubazioni dell’acquedotto. I residui di tali corrosioni sono costituiti essenzialmente da idrossido ferrico, che rende l’acqua torbida e leggermente colorata. L’elevata durezza provoca incrostazioni calcaree, che danneggiano valvole, guarnizioni e macchinari del vostro processo produttivo. In casi del genere, proponiamo un sistema che preveda:a) deferrizzazioneb) filtrazione ad 1 micronc) declorazioned) dissalazione ad osmosi inversae) filtrazione su dolomitef) sterilizzazione a UV

In questi casi, suggeriamo di dotare il depuratore di un terzo stadio, in modo da ottenere un migliore risultato depurativo, tale da permettere il rispetto dei limiti piuttosto restrittivi del DM 185/2003 sul riuso delle acque reflue depurate, che è possibile riutilizzare in diversi modi:- sistema antincendio- alimentazione caldaie- circuiti di raffreddamento- lavaggio automezzi- lavaggio stradelle interne- reti duali (alimentazione specifica degli sciacquoni dei WC)- acqua di processo (ad esclusione delle aziende agro-alimentari e farmaceutiche, per le quali quest’ultimo utilizzo è specificamente vietato)

Dobbiamo conoscere qualità e quantità dello scarico da depurare. Quindi, serve, innanzitutto, un’analisi chimica dello scarico. Se manca, prendiamo noi un campione rappresentativo e lo analizziamo presso il nostro laboratorio (l’analisi è gratuita). Il secondo dato necessario è quello relativo al volume giornaliero del refluo da depurare, sommando alle acque di processo lo scarico dei servizi igienici aziendali.

I depuratori a fanghi granulari (GS-SBR) sono adatti soprattutto per le aziende agro-alimentari, che hanno carichi organici elevati e reflui perfettamente biodegradabili. Senza andare troppo nello specifico, tutte le funzioni depurative (defosfatazione, denitrificazione e ossidazione biologica) sono svolte in un’unica vasca, dove viene immessa semplicemente l’aria, mentre nei classici depuratori a fanghi attivi sono richieste tre differenti unità operative, dotate di numerose apparecchiature (miscelatori sommersi, pompe di ricircolo, etc.). Il GS-SBR è, quindi un impianto fortemente semplificato che, a fronte di una riduzione del 50% dell’energia e del 75% dell’ingombro areale, presenta un più elevato rendimento depurativo: una vera rivoluzione nel campo degli impianti biologici!